deva per la sua sussistenza da un rilevante e ininterrotto flusso di capitali dall'Europa, sotto forma di doni, sovvenzioni di organismi religiosi e laici, elemosine e tasse sui pellegrini. L'intera Europa divenne oggetto di una sorta di Appello dei Crociati Uniti. Come i kibbuzim sono una creazione originale del sionismo, così i grandi ordini militari erano stati un'autentica invenzione dei crociati. Il processo d'insediamento ha seguito nei due casi uno schema straordinariamente simile. I crociati crearono, ben addentro al territorio arabo, fortezze presidiate dai cavalieri Templari o Ospitalieri che assomigliano molto ai kibbuzim di frontiera israeliani, alcuni dei quali del resto sono cresciuti intorno alle rovine dei castelli crociati. Attorno al castello - e appoggiandosi a questo per la difesa - singoli coloni costruivano a poco a poco un certo tessuto di colonizzazione del territorio. Alcuni dei villaggi di allora sembrano aver avuto una sorta di organizzazione cooperativistica, come i moshavim dell'Israele moderno. Gli ordini militari misero sempre più in ombra il governo del regno. La loro forza poggiava su una combinazione di potenza militare ed importanza economica. Il fenomeno rassomiglia ad alcune delle moderne organizzazioni di partito israeliane, basate sui kibbuzim e su una folla di imprese economiche, che conferiscono alla loro influenza negli affari pubblici un'importanza sproporzionata.

I confronti potrebbero continuare, scendendo ai dettagli. Forse che il re Baldovino I era così diverso dal vecchio Ben Gurion? E chi è più vicino a Moshe Dayan di Rinaldo di Chàtillon, il razziatore delle carovane musulmane, il falco del regno, l'uomo che divenne così funesto agli arabi da meritare che Saladino gli tagliasse personalmente la testa?

Nel respingere in blocco l'analogia i sionisti

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