fluenza crescente sul complesso della politica sionista. Mentre leader sionisti più illustri come Jabotinsky e Weizmann se ne stavano all'estero a far discorsi e a giocare alla politica mondiale, Ben Gurion e i suoi compagni crearono gli strumenti d'azione in Palestina, che divennero fatalmente la base del potere nel-Vjishuv.

A causa della sua cittadinanza russa, durante la prima guerra mondiale Ben Gurion fu esiliato dai turchi. Si recò negli Stati Uniti, vi sposò un'infermiera, prese parte alParruolamento dei volontari per costituire i battaglioni ebraici nell'esercito britannico (cioè la Legione ebraica, progetto per cui Jabotinsky si era dato da fare in Inghilterra), e rientrò con loro in Palestina dopo che qui erano finiti i combattimenti. Ancora con la sua divisa di sergente inglese, si dedicò alla politica del movimento operaio. La creazione dell'Histadrut fu il coronamento degli sforzi suoi e dei suoi amici, ed egli ne divenne segretario generale.

I dibattiti di questo periodo si accentrarono in maggior parte intorno alla contesa tra sionismo « pratico » (fatelo-da-voi) e sionismo « politico ». I dirigenti sindacali, inclusi Ben Gurion (che aveva l'appoggio di Weizmann) credevano nella prima alternativa, Jabotinsky e l'ala destra nella seconda. Sionismo pratico significava creare basi di potere in Palestina, « dunam dopo dunam, capra dopo capra » (un dunam è l'unità-base dell'agricoltura palestinese, equivalente a 1000 metri quadrati). Ogni kibbuz, ogni fabbrica, ogni casa rappresentano un passo verso il raggiungimento dello scopo. Ma quale scopo? I sionisti « pratici » si rifiutavano di ammettere che lo scopo del sionismo fosse la costituzione di uno Stato ebraico in Palestina. Essi pensavano - con piena ragione - che questo avrebbe avuto per solo effetto il consolidamento dell'opposizione araba; era

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