la spia di una contraddizione. Questa benda per un verso è una trovata pubblicitaria geniale (gli specialisti americani, che hanno utilizzato la benda nera in una nota e riuscitissima campagna pubblicitaria per una marca di camicie, la scelsero appunto perché attira automaticamente l'attenzione). In molti film documentari sulla guerra di giugno si vedeva un nutrito gruppo di ufficiali entrare per la Porta del Leone dell'antica Gerusalemme; ebbene, l'attenzione si concentrava immediatamente ed inconsciamente sulla benda nera dell'uomo nel mezzo del gruppo. Nell'estate 1967 tutti conoscevano la benda e chi la portava, non importa se il suo ritratto appariva appeso in una vetrina di Manhattan o stampato sulla copertina di una rivista di Berlino Ovest. (Ben Gurion e Castro godono dello stesso privilegio, il primo in virtù della sua chioma bianca e il secondo in virtù della sua barba.) E tuttavia Dayan non è soddisfatto della benda.

Avrebbe ogni diritto di esserne fiero, perché essa è il simbolo della sua lunga milizia al servizio della nazione. Fu ferito nel 1941, quando aveva funzioni di ufficiale di collegamento con le forze australiane che avanzavano nel Libano durante la campagna condotta dagli inglesi e dalle forze della Francia libera per cacciare il regime di Vichy dalla Siria. Dayan e alcuni altri membri della Haganah facevano parte di un'unità di avanguardia dell'esercito israeliano, incaricata di impadronirsi di ponti e avamposti lungo la strada. Dopo aver preso un edificio della polizia, Dayan salì sul tetto ad osservare col binocolo, con tipica noncuranza, le posizioni nemiche che ancora rimanevano lì intorno. Un cecchino francese colpì il binocolo fracassandolo, e pezzi di vetro gli si conficcarono nell'orbita sinistra. Un compagno tentò di rimuoverli, ma riuscì soltanto ad aggravare la ferita. Durante tutto questo tempo Dayan non perse mai

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