i tipi di lavoro manuale. Nadia era ancora l'infermiera del kibbuz, instancabile nella sua attività come era stata negli anni venti, quando la si poteva vedere alla guida di un carro mentre portava una partoriente all'ospedale di Affulah. Il loro primo figlio, un giovane eccezionalmente dotato per la musica, seguiva le loro orme. Un giorno ripose il violino in cima alla credenza deciso a non toccarlo più, perché sapeva che il kibbuz aveva bisogno di guidatori di trattori e non di musicisti. La sorella invece non poteva sopportare la vita del kibbuz. Così se ne andò in città e più tardi sposò uno scandinavo, osservatore delle Nazioni Unite. Vederla lasciare Israele per andare a vivere in Europa dovette rappresentare uno shock per i suoi genitori. La morte del figlio più giovane aveva un che di predeterminato: era infatti del tutto naturale che il figlio di una coppia simile, allevato in quest'atmosfera, combattesse in prima linea all'assalto di quelle fortificazioni siriane che avevano tormentato per tanti anni la vita dei kibbuzim situati lungo il confine.

Il sionismo è stato una rivoluzione come poche altre nella storia.

Oggi si parla di rivoluzione per l'ammissione di un negro in una piscina, per un mutamento nella proprietà delle fabbriche o per la sostituzione di un gruppo di uomini politici con un altro. Le grandi rivoluzioni del nostro secolo - la bolscevica, la cinese, l'egiziana, la cubana, l'algerina - hanno certamente mutato in profondità la vita dei loro popoli; ma in che misura hanno davvero inciso sulla vita quotidiana degli individui?

Il sionismo è stato incomparabilmente più rivoluzionario. Ha spostato la gente da un paese ad un altro, completamente diverso; l'ha trasferita da una classe sociale ad un'altra, per solito di molto

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