le quali non lasciavano alcuno spazio agli arabi e non suggerivano alcun piano per trattare il problema arabo.
Ben Gurion è sempre stato un pragmatista, con la tendenza a identificare in ogni singolo momento la sua particolare funzione con la necessità urgente e suprema della nazione. Quando era soltanto un politico di partito proclamò il socialismo ebraico l'unica cosa che contasse. Quando divenne segretario generale delPHistadrut, immediatamente dopo la fondazione dell'organizzazione (Hanuka 1920), il suo tema principale divenne la lotta di classe e il compito specifico degli operai nella costruzione del paese. Ma negli anni trenta intitolò uno dei suoi libri Da una classe a una nazione, volendo intendere che la classe operaia doveva ora identificarsi con la nazione come tale. La spiegazione sta nel fatto che allora Ben Gurion era salito dall'Histadrut al governo nazionale.
La cosa ebbe un'origine casuale. Una notte del giugno 1933 un dirigente sionista chiamato Hajim Arlozoroff fu assassinato sulla spiaggia di Tel Aviv, vicino al luogo dove c'è oggi l'albergo Dan. Arlozoroff, giovane brillante, era il presidente del comitato direttivo dell'Agenzia ebraica. Questa carica faceva in pratica di lui il primo ministro dello Stato-in-cammino. (Egli era anche uno dei sionisti più progressisti: poche settimane prima di venire ucciso si era pubblicamente opposto alla concezione per cui « ciò che è bene per Eretz-Israel [ebraico] è male per la Palestina [araba], e ciò che è bene per la Palestina è male per Eretz-Israel ». Arlozoroff avrebbe forse potuto trovare il modo di risolvere il problema arabo-ebraico.) Le circostanze dell'assassinio non furono mai chiarite. Ben Gurion e tutti i suoi amici accusarono i seguaci di Jabotinsky, che furono portati in giudizio, ma alla fine liberati dopo un processo lungo e tempestoso. Altri credettero che Arlozoroff era stato ucciso da delinquenti arabi che miravano a