Capitolo settimo
Strane cose accadevano al Cairo nel luglio 1954. Esplodevano bombe nei cinema e negli uffici postali, e più tardi nei locali dell'ambasciata e dei servizi di informazione americani. La polizia era sconvolta. Le relazioni tra il nuovo regime egiziano e gli Stati Uniti, che erano andate negli ultimi tempi migliorando, erano di nuovo in pericolo. Agenti della polizia segreta furono sguinzagliati per tutta la città.
Una sera all'ingresso di un cinema del Cairo un uomo prese improvvisamente fuoco. Tra la gente accorsa a spegnere le fiamme c'era un ufficiale della polizia segreta, il quale notò che il fuoco sembrava sprigionarsi da un pacchetto in una tasca dell'uomo. Gli vennero dei sospetti.
È così che venne alla luce una straordinaria storia di spie, un affare che doveva turbare Israele per un lungo periodo, causare nove anni più tardi le dimissioni definitive di Ben Gurion dal governo e allontanare dalla coalizione governativa uomini come Moshe Dayan. Questi fatti costituivano inoltre il culmine di un anno di eventi cruciali (il 1954), un anno che mette conto di analizzare perché esemplifica meglio di ogni altro il modus operandi del cir¬