epoca biblica - attraverso il « secondo regno » •-quello della dinastia Asmonea seguito alla rivolta dei Maccabei contro i successori di Alessandro Magno - sino al Grande Israele odierno. (Questa

terminologia è la traduzione sul piano cronologico del concetto di un Primo, un Secondo e un Terzo Tempio.) La ritirata sembrò dimostrare che i mezzi militari come metodo di azione politica nel Medio Oriente erano ormai inservibili. I frutti della vittoria - l'apertura dello stretto di Tiran e la garanzia di tranquillità sulla frontiera meridionale - sembrarono poca cosa a confronto con la portata del successo militare. Come conseguenza di ciò, l'attivismo non fu più di moda in Israele per un decennio, fino alla crisi improvvisa che produsse la guerra del 1967.

Nel 1963 si abbatté su Dayan la peggiore tra le sventure politiche: senza preavvertire nessuno,

Ben Gurion si dimise. Dayan, le cui fortune pubbliche erano legate a filo doppio con quelle di Ben Gurion, fu messo in disparte. Ben Gurion avrebbe potuto facilmente manovrare in modo da collocarlo al ministero della Difesa prima di dimettersi. Ma il vecchio statista non si preoccupava più di Dayan, che lo aveva deluso come tutti gli altri per non avere appoggiato con vigore la sua richiesta di riaprire l'affare Lavon. Così Dayan, ch'era ancora confinato al ministero dell'Agricoltura, rimase compieta-mente privo di appoggi politici. Dopo qualche tempo si dimise - cosa insolita in Israele - accennando in modo vago a disaccordi con Eshkol.

Mentre Ben Gurion procedeva a spezzare il Ma-pai e a creare un proprio partito personale, Dayan (che a quest'ultimo aveva aderito all'ultimo momento, e solo per la pressione delle circostanze) diveniva sempre più impaziente. Secondo il racconto della figlia: « Quando le vicende della vita politica lo relegarono sui banchi dell'opposizione, divenne

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